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Fuso Orario Hawaii: ora legale, differenze e consigli pratici

Riassunto Articolo

Per milioni di persone in tutto il mondo un viaggio alle Hawaii rappresenta un sogno che si avvera, alimentato dalla bellezza che dipinge da sempre questo affascinante arcipelago. Prima di immergersi completamente in questo angolo di paradiso, tuttavia, c’è un piccolo dettaglio da non sottovalutare: il fuso orario. Prepararsi al cambio di orario è fondamentale per poter godere appieno di ogni istante della vacanza, evitando quel fastidioso jet lag che rischia sempre di rovinare i primi giorni.

Ecco quindi una panoramica generale su tutto ciò che ruota attorno al fuso orario delle Hawaii.

Hawaii, Italia e ora legale

Qual è il fuso orario Hawaii rispetto all’Italia? Uno dei primissimi aspetti che occorre chiarire in questo senso è quello legato all’ora legale. Le Hawaii rimangono sull’Hawaii Standard Time (HST), che è UTC-10:00 durante tutto l’anno, motivo per il quale l’ora legale non esiste in questo luogo. Ciò significa che la differenza di fuso orario tra l’Italia e le Hawaii resta sempre costante, senza variazioni dovute all’ora legale.

Importante tenere a mente, quindi, che le Hawaii saranno sempre 12 ore indietro rispetto all’Italia durante il periodo dell’ora legale italiana, e 11 ore indietro quando in Italia vige l’ora solare.

Hawaii e Los Angeles/Seattle: le differenze orarie

E per quanto concerne il fuso orario Hawaii-Los Angeles/Seattle? Entrambe si trovano nel fuso orario Pacific Daylight Time (PDT), che è UTC-7:00, e di conseguenza condividono lo stesso fuso orario e osservano l’ora legale nello stesso periodo.

Da ciò si può evincere che la differenza oraria con le Hawaii si presenta la stessa per entrambe le città, ed è di 3 ore. Se ad esempio sono le 10:00 del mattino alle Hawaii, a Los Angeles e Seattle saranno inevitabilmente le 13:00, ragion per cui organizzare un viaggio partendo da queste località non risulterà essere particolarmente affannoso.

Le differenze orarie con il Giappone

La terra del Sol Levante si trova nel Japan Standard Time (JST), che è UTC+9:00 e non osserva l’ora legale, un fattore fondamentale affinché si possa comprendere pienamente la differenza oraria con le Hawaii. Per calcolare tale differenza oraria occorre quindi sottrarre l’offset UTC delle Hawaii (ovvero -10:00) da quello del Giappone (+9:00), un’operazione che scaturisce un risultato di ben 19 ore.

Una differenza così ampia di ore è certamente notevole e implica che i viaggiatori dovranno prepararsi a un significativo sfasamento del ritmo sonno-veglia per poter conservare al meglio le energie. È uno degli sbalzi di fuso orario più ampi possibili a livello globale, ed è quindi raccomandabile organizzarsi minuziosamente.

Jet Leg: che cos’è e come adattarsi

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Cosa si intende per Jet Lag? Questa particolare condizione fisiologica temporanea si verifica quando si viaggia rapidamente attraverso diversi fusi orari e può provocare diversi particolari sintomi come disturbo del sonno, stanchezza, affaticamento, difficoltà a concentrarsi, sbalzi d’umore e, in alcuni casi, perfino problemi di natura intestinale.

Il nostro corpo ha un orologio biologico interno chiamato ritmo circadiano, che regola i cicli di sonno-veglia, la temperatura corporea, la produzione di ormoni e altre funzioni fisiologiche in un ciclo di circa 24 ore, ma quando si attraversano rapidamente più fusi orari, questo orologio interno si trova improvvisamente in disaccordo con il nuovo ambiente, generando i sintomi pocanzi citati. Il jet lag è fortunatamente un disturbo temporaneo e, con il tempo, l’orologio biologico si sincronizzerà con il nuovo fuso orario, riportando equilibrio e ristabilendo ogni parametro.

Il primo importante consiglio per potersi adattare a questo fenomeno è quello di regolare gradualmente il proprio ritmo sonno-veglia nei giorni precedenti alla partenza, naturalmente nella direzione del fuso orario di destinazione. Se ad esempio si viaggia verso est, potrebbe essere utile andare a letto e svegliarsi prima, mentre, al contrario, se si viaggia verso ovest occorre adottare il comportamento contrario.

Di fondamentale importanza è anche essere ben riposati prima del viaggio, in quanto partire già stanchi renderebbe l’adattamento al nuovo fuso orario ancora più difficile.

Altro consiglio pratico degno di nota è rappresentato dalla pianificazione dell’arrivo. Se possibile è infatti opportuno scegliere un orario di arrivo a destinazione che permetta di sfruttare al massimo la luce del giorno locale. Arrivare di mattina può aiutare a rimanere svegli durante il giorno e a sincronizzare più facilmente il proprio orologio biologico.

Anche in volo si possono adottare una serie di comportamenti in grado di limitare i sintomi del jet lag o addirittura prevenirlo. Restare sempre idratati e riposare aiuta sensibilmente a ridurre l’impatto di questo disagio, cosi come del sano movimento, in quanto muoversi favorisce la circolazione sanguigna e aiuta a minimizzare la sensazione di stanchezza.

Come ci si adatta al fuso orario della destinazione?

Una volta approdati a destinazione è necessario sottoporsi a un processo d’adattamento dettato dagli orari e delle abitudini di vita della popolazione locale. Importante è cercare di mangiare, dormire e svolgere qualsivoglia attività in base agli orari del luogo in questione, anche se ci si può sentire stanchi o affamati in momenti particolari. Abbandonarsi a lunghi sonnellini durante il giorno potrebbe non essere, invece, una buona idea, poiché potrebbero rendere più difficile il sonno notturno.

Altamente consigliabile evitare pasti pesanti o troppo ricchi di zuccheri, soprattutto la sera, in quanto ostacolerebbero un riposo sano, ragion per cui occorre virare su pasti leggeri e bilanciati in linea con gli orari locali. L’esercizio fisico leggero può aiutare a sentirsi più sveglio e a dormire meglio la notte, ma soltanto nelle ore diurne e senza esagerare con gli sforzi. Infine è importante che la camera da letto sia buia, silenziosa e fresca, e quindi in grado di ospitare un sonno di buona qualità. Si potrebbe anche pensare di optare una routine rilassante prima di andare a letto, come leggere un libro o fare un bagno caldo.

Ogni persona reagisce al jet lag in modo diverso e di conseguenza ognuno sperimenta diverse strategie per trovare soluzioni che meglio si sposano con le proprie abitudini ed esigenze. Con un po’ di preparazione, pazienza e le giuste accortezze, si può ridurre significativamente l’impatto del jet lag e godere appieno del viaggio.

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