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Vulcano Hualālai

Vulcano Hualālai

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Il vulcano Hualālai è un vulcano attivo sull’isola di Hawaii Big Island, il terzo per dimensione e per attività sull’isola dopo il vulcano Mauna Loa e il vulcano Kīlauea. Sebbene risulti ancora attivo, la sua ultima eruzione risale a oltre duecento anni fa, nel 1801, è infatti prevista e stimata una sua possibile eruzione entro i prossimi 100 anni. Questo evento potrebbe generare problemi rilevanti anche a causa dell’impreparazione degli abitanti vicini che probabilmente non sono attrezzati e istruiti a sufficienza per questo scenario, visto che non si verifica da così tanto tempo. Sin dall’antichità e in tempi immemorabili questo territorio vicino al vulcano è stato abitato dagli antichi hawaiani nativi e nella parte occidentale presentava anche le residenze dei regali del villaggio. Oggi nella zona del vulcano Hualālai vi sono un gran numero di villaggi turistici utili per i visitatori che si recano in zona per vedere il vulcano, la storia che lo circonda, il parco storico nazionale e per la presenza di numerose riserve naturali e specie rare e protette vicino alla sua sommità. Il vulcano Hualālai è quello situato più a occidente dell’isola e supera i 2500 metri di altezza sul livello del mare. È caratterizzato da ben tre rift con centinaia di coni lavici, non è invece presente la caldera sebbene è presente un cratere di ½ km di profondità. La sua superficie copre il 7% dell’isola e la sua parte sud, vicino a Kailua-Kona, al di sopra delle covate laviche presenta delle ceneri vulcaniche che variano il loro spessore da zona a zona in un range compreso tra i 10 e i 100 km. Una parte del vulcano Hualālai si compone del Pu’u Wa’awa’, una sorta di collina che presenta un cono vulcanico di circa 370 metri di altezza e poco più di 1,5 km di diametro. Questo cono ha caratteristiche proprie e uniche in tutto l’arcipelago con particolare riferimento al tipo di lava vulcanica, con alta presenza di trachite le cui proprietà rendono più lento il flusso del fluido escandescente anche grazie alla sua composizione pari al 62% di silice. Questo cono si è formato con un’eruzione circa 100.000 anni fa e si è consolidato con tre eventi successivi sebbene spesso in coincidenza, e quindi coperti, dalle eruzioni del vulcano Hualalai e del Mauna Loa. Nonostante ciò è possibile identificare le formazioni relative alle sue colate laviche identificate con il nome di catene Puʻu Anahulu. Nella parte ovest del vulcano Hualālai vi è una depressione a picco sul mare nel nord della regione di Kona dove sono presenti un gran numero di spiagge e falesie in un’area di 1000 km2. Studi congiunti tra Stati Uniti e Giappone nel 2001 hanno esplorato questa zona con un veicolo subacqueo telecomandato chiamato Kaiko che ha permesso di scoprire che il vulcano si è generato a poca profondità tra i 500 e i 1000 metri e che questa depressione è avvenuta con il collasso graduale nel tempo di questo versante del vulcano Hualālai. Le eruzioni di questo vulcano sono fonte di xenoliti, vuol dire che la lava che risale verso l’alto trascina con sé rocce del mantello terrestre verso la superficie. Lo studio geologico della zona ha indicato che la maggior parte del territorio (circa l’80%) è derivante dalle colate laviche datate entro gli ultimi 5000 anni, che hanno formato principalmente coperture in basalto alcalino. Negli ultimi 300 anni vi sono state sei eruzioni dal vulcano Hualālai, di cui quattro in direzione occidentale verso l’oceano. L’attività vulcanica è stimata in intervalli di circa due o tre secoli e la relativa calma in questo senso ha permesso l’insorgenza di un gran numero di case e aziende sui lati di questa montagna, tra cui famosi resort di lusso. L’attività più recente risale al 1929 quando uno sciame sismico scosse la zona del vulcano Hualālai a causa dell’azione del magma in prossimità della vetta del vulcano. Questo sciame sismico durò per circa un mese e causò centomila dollari di danni al distretto di Kona con i picchi di magnitudo 5.5 e 6.5 avvertiti anche a grandi distanze ma a cui non seguì nessuna eruzione. Anche il terremoto avvenuto nell’anno 2006 a Kiholo Bay causò molti danni nella parte più vicina a essa. Le stime prevedono che il vulcano Hualālai nel prossimo futuro possa eruttare in quanto sta volgendo al termine il periodo medio di 200/300 anni che intervalla solitamente gli eventi vulcanici di elevata portata. Questo rappresenta un rischio costante per le popolazioni insediate nelle vicinanze in quanto nel caso di un’eruzione la lava impiega poco tempo a raggiungere i villaggi a causa delle pendenze molto ripide e per questo motivo nella scala di rischio da flusso lavico questa zona è contrassegnata da valore quattro su una scala da uno a nove, mentre invece gli altri due vulcani Kīlauea e Mauna Loa rientrano in un valore tra uno e tre in quanto più lontani dalle zone d’insediamento umano. L’Osservatorio Hawaiano dei vulcani ha posizionato in passato una stazione sismica a circa 3 km di distanza dal vulcano quasi trenta anni fa ma da allora non si sono verificati rilevanti fenomeni sismici relativi al vulcano in se’ e i terremoti anche se hanno raggiunto il valore quattro di magnitudo non erano causati dall’attività magmatica ma bensì dallo scontro delle placche tettoniche. L’organo preposto alle rilevazioni ha in atto una fase di rinnovamento delle strumentazioni più obsolete con altre più moderne sfruttando le agevolazioni in merito stanziate dallo stato americano con l’aggiunta di un sismometro e altri sensori. Per individuare il movimento del magma all’interno del vulcano vengono fatte anche delle rilevazioni mediante l’ausilio del GPS per verificare eventuali modifiche di pendenza e inclinazione del vulcano che segnalerebbero dei moti magmatici in corso, in realtà pero’ le rilevazioni cominciate negli anni ’80 a intervalli di 2 anni non hanno rilevato finora alcuna modifica in merito.

Cosa fare al vulcano Hualālai

L’area del vulcano Hualālai è stata meta d’insediamenti umani fin dall’antichità nonostante l’assenza di corsi d’acqua vicini fondamentali per quell’epoca. Nel tempo però il terreno vulcanico arido attrasse la vita marina in particolare grazie alle opere d’ingegnerizzazione antica degli hawaiani come la peschiera di Kaloko. Numerosi resti e attrazioni relative alla storia antica dell’isola sono contenuti all’interno del parco nazionale di Kaloko-Honokōhau. Altre attrazioni sono rappresentate dalla chiesa cristiana missionaria di Mokuaikaua realizzata nel 1837 in roccia lavica e coralli, conservata in ottimo stato ancora oggi e dal Hulihe’e Palace che era un’antica residenza regale poi trasformata in museo a partire dal 1927. Le pendici del vulcano Hualālai sono una meta che affascina e attira un gran numero di escursionisti, tuttavia l’area per i sentieri è di proprietà privata della Kamehameha Schools (scuole private hawaiane) che la maggior parte delle volte negano l’accesso a questa zona. Tuttavia queste direttive non risultano particolarmente rigide o efficaci ed è per questo motivo che comunque un gran numero di persone compiono, nonostante ciò, la loro esperienza escursionistica sul vulcano. Qui è possibile visitare i crateri di Luamakami e di Puhia Pele che sono i più profondi dell’isola poiché raggiungono i 250 metri di profondità e oltre, scalabili con attrezzatura alpinistica. Nonostante sia formato principalmente da rocce vulcaniche, sopra questo manto si sono create vaste aree di vegetazione e questo consente la vivibilità dell’ambiente anche a uccelli e animali tropicali che sono ospitati anche in riserve naturali e foreste umide.

Come raggiungere il vulcano Hualālai

Raggiungere l’area del vulcano Hualālai e le attrazioni presenti in zona è molto semplice, vista la sua vicinanza all’aereoporto di Kona ed è distante solo 11 km dalla città di Kailua. Purtroppo non esiste una strada che porta sulla vetta.

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